Un fuoco di musica – delle voci per Guillou
Nei mesi successivi alla morte del Maestro Jean Guillou (Parigi, 26 gennaio 2019) ho pensato ad un modo per tenere viva la sua opera e la sua memoria, facendo fiorire – nei limiti delle mie possibilità – quel suo travolgente pensiero artistico e musicale.
Nella lunga carriera Jean Guillou non ha mai nascosto che lo strumento per lui perfetto e da lui preferito fosse la voce umana, unico strumento in grado di creare quell’emozione che arriva nel profondo dell’intimo.
La pandemia iniziata nel 2020, tragica negli effetti che tutti abbiamo vissuto e sperimentato, mi ha permesso di ideare, nel rispetto dei sentimenti di Jean per la voce, un esecuzione musicale per ricordare le vittime del virus. L’idea era quella di portare in Italia una pagina magnifica e ancora poco conosciuta: il requiem op.9 di Maurice Duruflé.
Per una pagina così profonda, ricche di colori, avevo però bisogno di un gruppo vocale con le qualità all’altezza del lavoro di Duruflé. Riflettendo sul da farsi – e chi mi conosce sa bene che ne penso cento e ne faccio altrettante – ricordai un concetto che spesso il Maestro Guillou ripeteva quando andava a progettare nuovi strumenti: il suono degli organi a canne deve corrispondere alle voci di un coro formato – attenzione – da cantanti solisti, ed ogni registro dell’organo dev’essere come un cantante solista, che riesce a cantare da solita e riuscendo contempo a fondersi con gli altri, formando un coro, una massa sonora coloratissima.
Secondo questo principio è nato il Guillou Consort, un ensemble nato per rendere onore e tenere viva la memoria dell’immenso artista Jean Guillou, che con la sua genialità ha rivoluzionato il mondo dell’organo.
Un ulteriore modo da parte mia per ringraziarlo di quei venti anni trascorsi e volati assieme, dove mi ha insegnato l’amore, il rispetto e la libertà che la Signora Musica chiede ed esige.
Ma un altro grande grazie deve andare anche ad alcuni amici che mi hanno aiutato a creare questo gruppo stupendo, in particolare ai miei due confratelli, Matteo Cesarotto e Alessandro Perin con la quale condivido gioie e fatiche per tenere acceso questo fuoco di musica, il Guillou Consort.
Daniele Tobio